Dipartimento di Scienze Sperimentali e Cliniche

Scuola di Medicina e Scienze della Salute - Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti - Pescara

IL RECETTORE ALX/FPR2: UN POTENZIALE BERSAGLIO MOLECOLARE PER LO SVILUPPO DI NUOVI FARMACI ANTI-INFIAMMATORI

Fisiologicamente, la reazione infiammatoria è tenuta sotto controllo da diversi mediatori lipidici, tra i quali le Lipossine (LX), la 15-epi-LX e le Resolvine (Rv) e il peptide Annessina 1. Questi agenti che hanno mostrato proprietà anti-infiammatorie, pro-risolutive in diversi modelli animali, attivano un recettore accoppiato a proteina G chiamato ALX/FPR2.
Questo recettore è espresso in cellule mieloidi, vascolari, epiteliali e neuronali, oltre che in cellule staminali di diversa origine, controlla molteplici pathways endogeni pro-risolutivi. Il livello di espressione di ALX/FPR2 rappresenta per se un meccanismo chiave della risoluzione della risposta infiammatoria in diversi contesti clinici. Infatti, modelli animali di over
espressione mostrano una più rapida ed efficiente risoluzione dell’infiamamzione, mentre topi KO per questo recettore manifestano chiari difetti di risoluzione.
Abbiamo di recente scoperto l'apparato trascrizionale di ALX/FPR2 e identificato in un paziente con storia di infarto miocardico e nelle sue due figlie un polimorfismo nel promotore del gene ALX/FPR2 (220 A/G) che ne riduce fortemente la trascrizione e di conseguenza i livelli di espressione della proteina (FASEB J. 2012; 26:1323-1333).
Il nostro programma si muove quindi in due direzioni
prinicipali:
1. Determinare se mutazioni del gene ALX/FPR2 possano
rappresentare nuovi biomarkers predittivi di rischio cardiovascolare e/o di
predisposizione a sviluppare patologie su base infiammatoria.
2. Utilizzare la nostra conoscenza dell’apparato
trascrizionale di ALX/FPR2 per mettere a punto sistemi cellulari per screening
ad alta risoluzione al fine di individuare composti che upregolino a livello
trascrizionale l’espressione di ALX/FPR2 e che quindi siano in grado di
stimolare la risoluzione della risposta infiammatoria attraverso il
potenziamento di circuiti endogeni.